Gruppo FCA sistema Secure Gataway Automotive

 

Interventi possibili e limitazioni

 

Security Gateway Fiat: bypassarlo conviene?

 

Recentemente il gruppo FCA ha inserito un blocco di sicurezza sulla porta EOBD che non consente di eseguire alcune funzioni con lo strumento di autodiagnosi a meno che non si adotti quello della casa madre o certificato in accordo.

Le vetture che attualmente sono coinvolte sono tra le più diffuse del marchio, ad esempio: Fiat 500X, Fiat 500L, Jeep, Maserati, etc.

 

 

 

 

 

 

Figura: posizione del security gateway 2017

 

Questo blocco prende il nome di Security Gateway e consiste in una centralina posizionata fra la presa EOBD e la rete CAN del veicolo.

 

Il Security Gateway blocca alcune funzioni fondamentali per poter eseguire diagnosi a 360 gradi anche procedure di manutenzione (piuttosto comuni) ed impedisce il reset della manutenzione ordinaria e straordinaria.

Questa scelta risulta sembra contraddire le regole del libero mercato della riparazione, regole sancite già alcuni anni fa dalla normativa Monti.

Al momento (Novembre 2018) ancora nessuna azione è stata presa dal legistatore nei confronti di FCA, nonostante diverse proteste siano arrivate da parte dei rappresentanti dei riparatori indipendenti, quindi come risolvere ed oltrepassare questo ostacolo?

 

Alcuni produttori di strumentazione multimarca hanno predisposto appositi cavi che consentono di superare questo "sicurezza".

Questi cavi non fanno altro che bypassare il modulo Security Gateway.

Lo stesso risultato può essere ottenuto collegando la presa EOBD del proprio strumento di diagnosi direttamente sulla rete CAN del veicolo a valle del security gateway, quindi dopo il suo collegamento all'impianto.

 

COSA OCCORRE? Essere Hacker

 

Per fare questa operazione occorre dotarsi di alcuni spezzoni di filo da collegare ai Pin del CABO OBD presente sul proprio strumento.

Il cavo andrà alimentato e poi collegato alla rete a monte della centralina Security Gateway.

Pin Out del Security Gateway:

 

3. C CAN H Port Diagnostic Dev-1

4. C CAN H RADIO-1 

5. C CAN H SGW

6. GND SGW

7. KL15 SGW

10. C CAN L Port Diagnostic Dev-1

11. C CAN L RADIO-1

12. C CAN L SGW

 

 

 

 

Figura: in figura il connettore del Security Gateway. La rete CAN Motore-Trasmissione si riconosce facilmente dal colore dei fili: Verde e Marrone.


Data la difficoltà di arrivare al connettore della centralina security gateway è possibile collegarsi direttamente alla rete CAN sul connettore di un'altra centralina dell'impianto. 

Sulla maggior parte delle vetture coinvolte il collegamento più semplice è quello sulla centralina del bloccasterzo elettrico.

 

 

 

 

Figura: Centralina blocca sterzo elettrico (ESL) su Fiat 500X

 

Il cavo diagnostico del proprio strumento di autodiagnosi andrà poi collegato a questi PIN. Se si dispone di un cavo che di diagnosi che consente di alimentarsi direttamente dalla batteria e che ha due puntali di misura, il gioco sarà piuttosto semplice dato che ci si potrà collegare direttamente ai fili della rete CAN (con due spilli o ruba corrente).

Se invece è necessario utilizzare un cavo EOBD bisognerà portare al connettore EOBD:

 

Filo di alimentazione da positivo batteria al PIN 16 del cavo EOBD

Filo di massa ai PIN 4 del cavo EOBD

Fili di rete CAN ai pin 6 e 14. Avendo cura di collegare il filo verde della rete della rete CAN dell'auto (CAN H) al Pin 6 ed il filo marrone (CAN L) al Pin 14 della presa di diagnosi.

 

UN CONVERTITORE DEI PROTOCOLLI DI RETE

 

Il punto problematico è che, però, non è assolutamente detto che queste due reti parlino lo stesso linguaggio, ovvero che utilizzino lo stesso protocollo di comunicazione: perciò il compito principale di un gateway, proprio in quanto punto di interscambio tra le reti, è quello di effettuare una traduzione dei diversi protocolli di comunicazione e formati di dati che possono essere molto diversi tra di loro.

Messa in altri termini, i gateway sono dei convertitori dei protocolli di rete, capaci di unire due reti in modo che i dispositivi presenti su un dato network possano comunicare con quelli presenti in un altro.

 

Dal momento che spesso le due reti a cui si unisce un gateway usano protocolli di base diversi, il gateway opera in modo da facilitarne la compatibilità.

Ovviamente questa capacità di tradurre protocolli e formati molto diversi ha un costo, che è quello di un rallentamento del flusso di dati in ingresso.

 

Attenzione DIFFERENZA TRA GATEWAY E ROUTER

 

Per quanto riguarda la differenza con il router, occorre evidenziare come il compito di questo strumento, fondamentalmente, non è altro quello di gestire un traffico simile e connettere dispositivi che condividono un’interfaccia comune (come il protocollo IP).

 

Al contrario il gateway, come abbiamo scritto in precedenza, deve essere in grado di instradare diversi tipi di traffico, nonchè di aggregare dati provenienti da interfacce di comunicazione diverse, dunque non necessariamente IP.

 

Nelle imprese più grandi il gateway assolve anche alle funzioni del router, ma spesso anche del firewall, filtrando cioè i pacchetti dati inappropriati, proteggendo così le applicazioni aziendali.

 

Il vantaggio principale dell’utilizzo di un gateway di questo tipo risiede nella semplicità di avere un singolo dispositivo da configurare, che funziona da sportello unico per la connettività Internet, mettendola al riparo dalla maggioranza dei rischi.

 

Ovviamente, proprio questa capacità del gateway di fare da ponte e mettere in comunicazione protocolli e reti differenti, rende questa tipologia di dispositivo indispensabile sia per la gestione dell’Internet delle cose che per il cloud, ovvero due dei principali fenomeni tecnologici degli ultimi tempi, a cui le imprese devono per forza guardare.

 

Ad esempio si stanno sempre più diffondendo degli appositi gateway cloud, pensati per favorire la comunicazione e il trasferimento di dati tra i data center aziendali e i servizi cloud esterni.

Più in generale le reti aziendali devono essere capaci di assicurare la comunicazione efficace e l’accesso alle risorse di molteplici dispositivi differenti, dunque non soltanto dei classici pc desktop.